Apposto nella sala del Consiglio Comunale il quadro dedicato a Falcone e Borsellino

Si è svolta venerdì 21 luglio 2017 la manifestazione in memoria dei giudici Falcone e Borsellino in occasione dei 25 anni dai tragici attentati che costarono la vita ai due magistrati e alle loro scorte.
La manifestazione, fortemente voluta da tutta l'amministrazione, ha visto numerosa la presenza dei cittadini e di rappresentanti della vita politica e sociale.

È stata la vicesindaco, Mary Marcello, ad avere l'onore di mostrare al pubblico il quadro dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino, realizzato dall'artista Francesco Matina.

Di seguito il Presidente del Consiglio Giuseppe Ruffa ha voluto ricordare, con la sua personale esperienza di studente a Catania, i tragici eventi avvenuti 25 anni fa. Nelle sue parole sono stati citati anche tutti i membri della scorta e molte altre vittime della mafia.  Ruffa ha inteso quindi evidenziare come sia particolarmente importante studiare e capire la storia di queste persone per guardare con la giusta prospettiva cosa sono veramente le mafie.

"La mafia nel suo essere antistato, vive un'esistenza parallela alle istituzioni, attira a se nuove leve con falsa etica, falsi diritti, falso onore, falso potere. Non vi è categoria che non sia stata infiltrata dagli interessi mafiosi."


Alla discussione così avvita a preso parte un ex Sindaco di Sant'Onofrio, Franco Ciancio, il quale lodando l'iniziativa, ha proposto che non si fermi ad una singola giornata dopo 25 anni. Ha invitato l'amministrazione a rendere l'appuntamento annuale con percorsi che coinvolgano anche le scuole.

Interventi anche di Gigi Rizzo, in qualità di volontario della Croce Rossa Italiana, che ha sottolineato l'importanza del volontariato come strumento per sottrarre i giovani all'influsso della criminalità.

Sono intervenuti, nel ricordo dei due giudici anche Giuseppe Ambrosio (Segretario di Vibo Valentia di Sinistra Italiana), Giuseppe Candido (dell' Associazione Abolire la miseria, Associazione Radicale) ed Enzo Insardà (Segretario PD della provincia di Vibo Valentia).

Toccanti e particolarmente condivise le parole di Don Fiorillo (responsabilee LIBERA di Vibo Valentia) che ha evidenziato come le figure dei due giudici debbano essere prese a modello di vita di giovani e meno giovani, senza cedere alla tentazione dei falsi modelli ispirati alle fiction o alle false promesse istillate da personaggi poco chiari che fanno leva sui bisogni di persone in difficoltà.
Don Fiorillo ha anche ricordato il giudice Rosario Livatino, ucciso il  21 settembre 1990 per la sua lotta alla mafia.

Parole conclusive e di ringraziamento quelle del sindaco Onofrio Maragò, che ha voluto ribadire l'impegno costante verso atti trasparenti e modalità di lavoro limpide delle amministrazioni per evitare qualsiasi ombra che possa dare presa a qualsiasi forma di criminalità.

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