La frazione umida dei rifiuti (7-8 milioni di tonnellate ogni anno) è spesso responsabile di problemi igienici che possono essere risolti attraverso il compostaggio: processo che consiste in un
processo biologico attuato da microorganismi che, nutrendosi della sostanza organica, ne causano la decomposizione e producono una sostanza simile all’humus (componente organica del terreno, che ne aumenta la fertilità).
Questo prodotto, detto compost, può essere validamente utilizzato per sostituire i normali concimi chimici, in quanto ricco di minerali e sostanze organica.
Ricordiamo che il materiale organico adatto per produrre il compost comprende: la carta, i rifiuti organici domestici (bucce. torsoli, avanzi alimentari etc), la potatura del verde pubblico, la sfalcio dei prati, i rifiuti agricoli. Il processo necessita, per il suo completamento, di 8-12 mesi se il compostaggio avviene per via naturale e di 15-45 giorni se avviene per via artificiale. Alla fine da 1 Kg di rifiuti si ottengono 300 g di compost.
Il vetro
Analizzando attentamente
l’arco di vita di un normale oggetto di vetro non riciclato, come una bottiglia
o un vasetto, possiamo riassumerlo nei seguenti punti:
1.
Estrazione della materia prima necessaria a produrre il vetro, rappresentata
per il 75% da sabbie siliciee;
2. Trasformazione della materia prima in prodotto finito, mediante l’impiego di ingenti quantità di energia, necessaria ad alimentare i forni di fusione e l’intero impianto di produzione;
3. Uso ed eliminazione del contenitore di vetro, che finisce in discarica.
2. Trasformazione della materia prima in prodotto finito, mediante l’impiego di ingenti quantità di energia, necessaria ad alimentare i forni di fusione e l’intero impianto di produzione;
3. Uso ed eliminazione del contenitore di vetro, che finisce in discarica.
Cosa
cambia se, invece di gettare il vetro direttamente nella discarica, lo
ricicliamo, utilizzando gli appositi contenitori?
– Non è necessario estrarre ulteriore materia prima, quale la sabbia silicia, dalle cave.
– Per la produzione un nuovo oggetto di vetro a partire da uno vecchio occorre il 30% in meno di energia.
– Non si riempiono inutilmente le discariche con materie prime.
– Non è necessario estrarre ulteriore materia prima, quale la sabbia silicia, dalle cave.
– Per la produzione un nuovo oggetto di vetro a partire da uno vecchio occorre il 30% in meno di energia.
– Non si riempiono inutilmente le discariche con materie prime.
Ricordiamo che: nei contenitori per la raccolta differenziata si possono gettare bottiglie, barattoli, vasi e contenitori di vetro puliti e privi dei tappi di chiusura, mentre non si devono gettare specchi, tubi al neon, lampade, oggetti in ceramica, oggetti in porcellana, buste di plastica e qualsiasi altro rifiuto. Qualche piccolo consiglio utile:
– Introdurre materiali diversi dal vetro provoca grosse difficoltà in fase di recupero e riciclaggio, perciò getta negli appositi contenitori solo oggetti in vetro.
La Plastica
La plastica è un materiale sintetico (non naturale) originato dal
petrolio. Ne esistono molti tipi differenti ognuno dei quali è caratterizzato
da una sigla (stampata su ogni oggetto realizzato con quel materiale) che lo
identifica. Molti tra i più diffusi materiali in plastica non sono
biodegradabili cioè
rimangono inalterati nelle discariche per lunghissimi periodi. Proprio per
questo, oltre che per l’enorme diffusione degli oggetti e degli imballaggi in
plastica, diventano di primaria importanza sia il riciclaggio sia un utilizzo
più razionale della plastica.
Se analizziamo un cassonetto per la raccolta della plastica, ci accorgiamo che il 97% dello spazio è occupato da aria e solo il 3 % da materiale perché i contenitori in plastica occupano molto volume. È necessario perciò schiacciare preventivamente i rifiuti, al fine dei ridurre il volume al minimo e rendere più economico il recupero.
Ricordiamo
che: vanno gettati esclusivamente i contenitori che hanno il simbolo PVC,
PET e PE, le bottiglie di
plastica per bevande e liquidi, flaconi di plastica per l’igiene personale e
per la casa.
Non si devono gettare, invece, contenitori con le sigle PP, PS, PEAD, HDPE, PEHD, PEBD, LDPE, PELD, contenitori per sostanze tossiche o infiammabili, giocattoli, bicchieri, piatti, sacchetti di plastica, cellophane, teloni agricoli, taniche, secchi per vernici e per la spazzatura, siringhe, vasetti di yogurt, gelati, polistirolo e rifiuti di altro genere.
Non si devono gettare, invece, contenitori con le sigle PP, PS, PEAD, HDPE, PEHD, PEBD, LDPE, PELD, contenitori per sostanze tossiche o infiammabili, giocattoli, bicchieri, piatti, sacchetti di plastica, cellophane, teloni agricoli, taniche, secchi per vernici e per la spazzatura, siringhe, vasetti di yogurt, gelati, polistirolo e rifiuti di altro genere.
Ecco qualche consiglio utile
per ridurre l’uso della plastica.
– preferisci cibi freschi e bevande in contenitori di vetro, meglio se “a rendere” con cauzione
– passa dai prodotti in plastica usa e getta (bottiglie, piatti, posate) all’acquisto di prodotti riutilizzabili e durevoli
– quando vai a fare la spesa ricorda di portare con te borse in juta, cotone, retine, carrello. Ricorda che i sacchetti di plastica sono tra i principali responsabili dell’inquinamento del suolo.
– preferisci cibi freschi e bevande in contenitori di vetro, meglio se “a rendere” con cauzione
– passa dai prodotti in plastica usa e getta (bottiglie, piatti, posate) all’acquisto di prodotti riutilizzabili e durevoli
– quando vai a fare la spesa ricorda di portare con te borse in juta, cotone, retine, carrello. Ricorda che i sacchetti di plastica sono tra i principali responsabili dell’inquinamento del suolo.
La carta
È sufficiente
recuperare una tonnellata di carta per salvare 3 alberi alti 20 m.
Se riciclassimo anche solo il 20% della carta che buttiamo, risparmieremmo da 4 a 5 milioni di alberi, da 2 a 5 miliardi di kWh di energia elettrica e da 280 a 440 miliardi di litri di acqua (ricordiamo che per produrre una tonnellata di carta occorrono 500 000 litri di acqua).
Ogni anno l’Italia deve importare dall’estero ben 700 000 tonnellate di carta da macero, carta che potrebbe benissimo essere recuperata sul territorio nazionale riducendo anche i problemi di smaltimento in discarica dei rifiuti solidi.
Se riciclassimo anche solo il 20% della carta che buttiamo, risparmieremmo da 4 a 5 milioni di alberi, da 2 a 5 miliardi di kWh di energia elettrica e da 280 a 440 miliardi di litri di acqua (ricordiamo che per produrre una tonnellata di carta occorrono 500 000 litri di acqua).
Ogni anno l’Italia deve importare dall’estero ben 700 000 tonnellate di carta da macero, carta che potrebbe benissimo essere recuperata sul territorio nazionale riducendo anche i problemi di smaltimento in discarica dei rifiuti solidi.
Pensate che vantaggi economici ed ecologici se attuassimo una raccolta differenziata efficace della carta:
– riduzione delle importazioni e quindi influenza positiva sull’economia del paese;
– riduzione del volume dei rifiuti solidi con vantaggi sull’ambiente e sull’economia dei comuni di residenza;
– riduzione dell’utilizzo di pasta ricavata dagli alberi e quindi mantenimento delle foreste.
Più
importante ancora del riciclaggio è il
risparmio della carta, che risolve il problema a monte.
Ecco qualche consiglio utile.
– non buttare un foglio se non è scritto su entrambe le facciate, ma usalo per brutta copia.
– fai le fotocopie sempre fronte e retro.
– non prendere volantini o fogli pubblicitari se non ti interessano.
– usa il più possibile carta riciclata.
– scegli prodotti con meno imballo possibile.
Ecco qualche consiglio utile.
– non buttare un foglio se non è scritto su entrambe le facciate, ma usalo per brutta copia.
– fai le fotocopie sempre fronte e retro.
– non prendere volantini o fogli pubblicitari se non ti interessano.
– usa il più possibile carta riciclata.
– scegli prodotti con meno imballo possibile.
Nei contenitori per la raccolta differenziata si può gettare carta,
cartone, giornali, riviste, imballaggi, mentre non si può gettare carta unta e sporca, carta unita ad altri materiali, come contenitori
tetrapak usati per il latte, acqua e succhi di frutta, carta carbone, carta
stagnola, carta vetrata, carta plastificata e qualsiasi altro rifiuto.
Più importante ancora del riciclaggio
Più importante ancora del riciclaggio
Risparmiare
e preservare il nostro ambiente si può, riducendo l’uso delle materie prime e
mantenendo più pulito il nostro mondo. Ci vuole una collaborazione ed una
attenzione di tutti a partire dalle Istituzioni (comuni in testa) con campagne
informative e di sensibilizzazione e soprattutto con l’utilizzo di risorse
economiche e umane perché questa raccolta sia effettivamente ed efficacemente
attuata. Un aiuto notevole potrebbero darlo le aziende produttrici
contrassegnando l’imballaggio di ogni prodotto con sigle che ne indichino la
destinazioni di smaltimento (carta, plastica, vetro o rifiuti comuni).
Ma al di sopra di tutto ci vuole la buona volontà di ciascun cittadino che comprenda che tutto ciò che di bene fa all’ambiente ricade positivamente sull’economia del Paese e sul futuro dei propri figli.
Ma al di sopra di tutto ci vuole la buona volontà di ciascun cittadino che comprenda che tutto ciò che di bene fa all’ambiente ricade positivamente sull’economia del Paese e sul futuro dei propri figli.
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