L'Assessore alla Famiglia Rosa Ferraro, nella sua relazione ha comunque chiarito quali vogliano essere gli obiettivi che la Consulta si prefigge. Ecco un estratto della relazione:
Il 21 maggio 2001, 191 Paesi partecipanti alla 54^ Assemblea Mondiale della Sanità hanno accettato la nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health - ICF) come “standard di valutazione e classificazione di salute e disabilità”. Lo scopo generale dell’ICF è quello di fornire un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione delle componenti della salute e degli stati ad essa correlati.
La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.
Una persona è definita “disabile” se presenta gravi difficoltà in almeno una delle seguenti dimensioni:
- difficoltà nel movimento
- difficoltà nelle funzioni quotidiane
- difficoltà nella comunicazione (vista, udito o parola)
![]() |
Stephen Hawking, una delle menti più brillanti al mondo, vive una grave situazione di disabilità |
Chi ha una disabilità, non chiede "corsie preferenziali", sente solo la necessità di essere ascoltato con le proprie peculiarità individuali e vuole essere parte integrante del proprio contesto di vita, con un ruolo attivo e di lotta per essere considerato non solo come una persona svantaggiata a cui la vita ha riservato qualche ostacolo e sorpresa in più, ma come una persona che come tutti gli altri vive a pieno la propria esistenza.
Disabilità e diversità per uno strano connubio vengono spesso collegate fra loro, chi è disabile si manifesta con la sua originalità rispetto alla norma e crea scompiglio, perché non "combacia" per le sue specifiche caratteristiche con lo stereotipo di "persona normale", però alla luce di quanto finora esposto è importante che la parola diversità non venga utilizzata e associata a un'altra parola per sottolineare l'espressione negativa e dispregiativa del termine; essere diverso, significa discostarsi dalla norma, ma questo non deve essere considerato di per sé negativo, perché dalla diversità si può e si deve imparare.
L’Amministrazione così come detto in campagna elettorale e come scritto in programma elettorale al punto 3.6, si propone, in linea con le normative OMS di aiutare e stare ancora più vicina alle associazioni, alle persone e alle famiglie con disabilità, creando la consulta comunale delle associazioni di persone disabili e delle loro famiglie.
Nasce per aiutare e rendere la “vita” più semplice alle persone con disabilità promuovendo integrazione all'interno delle scuole, del pubblico, nel sociale in genere e specialmente nelle proprie abitazioni.
La Consulta si adopererà a promuovere i bisogni definiti dal sistema di classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute (ICF) e degli altri sistemi che in seguito potranno essere adottati dall'Organizzazione Mondiale della sanità e in particolar modo vigilerà affinché ci sia piena accessibilità e fruibilità delle tecnologie riguardanti i sistemi di telecomunicazioni.
Sarà formata da un presidente, vive presidente, segretario e assemblea. La carica di presidente sarà ricoperta dal Sindaco o un assessore da lui delegato.
All'assemblea potranno partecipare tutte le associazioni tramite apposita comunicazione scritta indicando la persona incaricata a farne parte e dovrà altresì allegare l’iscrizione al registro di volontariato e una relazione in merito all'interesse delle problematiche delle persone con disabilità sempre se non indicate nello statuto. mentre per quanto riguarda i nuclei familiari con all'interno persone disabili, potrà partecipare sempre una sola persona delegata previa relazione indicanti gli interessi per i quali si desidera farne parte.