Chi semina vento raccoglie tempesta. Il Sindaco Pezzo raccoglie quello che ha seminato.

 


Comunicato Stampa 21.02.2023

Con protocollo del 21 febbraio 2023 n. 814 del Comune di Sant’Onofrio, sette consiglieri comunali hanno rassegnato le loro dimissioni di fatto portando allo scioglimento del Consiglio Comunale e al “licenziamento” del Sindaco in carica. 

Un atto fortemente politico, certo, ma che ha alla radice la personalità e l’insofferenza di colui che doveva essere il primo cittadino, il rappresentante di una comunità, e che invece in 503 giorni ha dimostrato di sentirsi il “padrone” del paese e, grazie anche a pochi suoi fedelissimi e di pari livello, si è inimicato le associazioni che riteneva non essere a lui vicine, ha gestito la cosa pubblica con estrema disinvoltura e in estrema opacità, ha allontanato chi lo ha sostenuto e, ahinoi, fatto vincere. Sono stati 500 giorni peggiori della vita amministrativa del nostro amato paese. 

Sette consiglieri su dodici hanno condiviso il medesimo giudizio negativo sull’operato del sindaco pezzo e dei suoi “alfieri” e, rappresentando la parte maggioritaria della popolazione di Sant’Onofrio, hanno ritenuto che era arrivata l’ora di dire basta alle scorrerie amministrative e alle perturbazioni umorali di chi si è dimostrato non all’altezza di ricoprire un ruolo così alto e importante. Questo è quello che succede in democrazia. 

Qualcuno ironizza che sia finita esattamente con la fine del carnevale anche questa triste esperienza, qualcun altro che già da tempo si sarebbe dovuta verificare, da parte nostra abbiamo condotto con rigore una opposizione fatta di contenuti e di denunce, per le quali riteniamo ci saranno ancora sviluppi. Ai cittadini di Sant’Onofrio consegniamo le vicende di questi 500 giorni perché ne facciano memoria nelle prossime occasioni in cui bisognerà scegliere chi dovrà rappresentare una comunità e non se stesso. All’ormai EX sindaco di Sant’Onofrio Pezzo vogliamo solo ricordare di non dimenticarsi di lasciare la Fascia Tricolore che portava sempre nella tasca e di rimettere la bandiera di “Libera” nella stanza del Sindaco da dove lui l’aveva tolta.

Gruppo consiliare Tre Spighe

Il Sindaco persiste. Atteggiamenti omissivi. E' solo cattiva gestione o altro?


 

 Comunicato Stampa 14.02.2023

È solo cattiva gestione o c’è altro? Questa è la domanda che ci facciamo nei confronti dell’amministrazione dell’attuale sindaco di Sant’Onofrio. In più occasioni sono state messe in evidenza le forti criticità e le opacità dell’attuale amministrazione Pezzo. La mancanza di trasparenza negli atti amministrativi e il ritardo nella loro pubblicazione è stata evidenziata diverse volte pubblicamente ma nulla è cambiato. Oltre che a mezzo stampa, lo scorso 7 ottobre abbiamo inviato al sindaco una formale interrogazione a risposta scritta chiedendo conto dei ritardi nella pubblicazione degli atti al Comune di Sant’Onofrio.

Nessuna risposta ci è stata data e continua l’andazzo omissivo. Consultando l’Albo pretorio online abbiamo avuto evidenza degli atti amministrativi pubblicati e, soprattutto, di quelli non pubblicati. Facendo una ricerca con la parola “depuratore” ci accorgiamo che l’ultimo atto che riguarda questo impianto comunale risale al novembre 2021 con la liquidazione del secondo stato di avanzamento dei lavori del nuovo depuratore comunale, un intervento di oltre due milioni di euro. Poi il vuoto amministrativo. In passato il gruppo consiliare delle “Tre Spighe” ha più volte chiesto gli atti relativi alla questione depuratore comunale. Vogliamo ricordare ancora una volta che il Comune nel 2019 ha ottenuto un importante finanziamento dal Ministero degli Interni per la messa in sicurezza del sito in cui è situato il vecchio impianto, di cui è prevista la demolizione, e la costruzione di un nuovo impianto. 

Orbene, a ottobre 2021 il nuovo impianto era stato completato e occorreva attivarlo dandone comunicazione alla Provincia di Vibo Valentia. Perché la procedura non è stata completata? Perché si è dovuto attendere che intervenisse un provvedimento di sequestro nel dicembre 2021? Provvedimento del quale abbiamo chiesto evidenza, ma senza riscontro alcuno, per sapere quale fossero le contestazioni addebitate.

E successivamente, oltre ad essere reticente, il sindaco cosa ha fatto? Da quanto si rileva sull’Albo pretorio: nulla. 

Ci chiediamo e facciamo delle ipotesi: se il depuratore di Sant’Onofrio è stato messo sotto sequestro per possibile inquinamento cosa si è fatto nel frattempo? Quali sono i risultati delle analisi degli scarichi dell’impianto? Se il sequestro è conseguente ad un ipotizzato inquinamento ambientale perché non è stato chiesto il dissequestro attivandosi per dare soluzione alle problematiche poste? Anche se c’è un procedimento penale in corso, che potrebbe durare anni, il sindaco, che è anche il responsabile dell’impianto e delle conseguenze derivanti a livello ambientale e di sicurezza, è inadempiente e, con la sua condotta omissiva, sta causando danni rilevanti al bilancio comunale, poiché certamente verranno richiesti i danni per il fermo prolungato dei lavori, nella speranza che nel frattempo il vecchio depuratore non venga inghiottito nella fossa carsica su cui giace, causando danni ancora maggiori in termini economici e, soprattutto, ambientali. 

Denunciamo con forza questo atteggiamento omissivo e di mancata trasparenza nella gestione amministrativa del Comune di Sant’Onofrio. Ma a questo punto ci vengono seri dubbi che non si tratti solo di Mala gestione.

Gruppo Consiliare Tre Spighe

Case popolari in un immobile storico tutelato: la brillante idea del Sindaco di Sant’Onofrio.


Comunicato Stampa 21.01.2023


Già in passato come Gruppo Tre Spighe avevamo segnalato, anche a mezzo stampa, che si stava commettendo un abuso, e probabilmente anche altro, nell’azione condotta dal Sindaco di Sant’Onofrio e dall’Amministrazione in carica a voler modificare irreparabilmente l’immobile di interesse storico e culturale in via Marcellina donato al Comune dalle Suore del Cenacolo Domenicano Congregazione Religiosa Insegnanti, giusta delibera di Consiglio Comunale n. 35 del 30/10/2017, con la quale venivano fissati i vincoli di utilizzo e ne veniva proposta una modalità di valorizzazione nel nome della famiglia di origine.

Che il suddetto immobile sia soggetto a tutela lo conferma la nota appena giunta da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, nella quale si afferma testualmente “... preso atto che l’immobile sito in Via Marcellinara appartiene all’Amministrazione Comunale, si comunica che lo stesso risulta già sottoposto a regime di tutela secondo il combinato disposto dell’art. 10 comma 1 e dell’art. 12 comma 1 del D.lgs 42/04. Alla luce di quanto sopra qualsiasi intervento sull’immobile dovrà essere autorizzato da questa Soprintendenza ai sensi degli artt. 21 e 22 del D.lgs. 42/04.”

Poiché, come abbiamo più volte segnalato e denunciato, nello svolgere il nostro ruolo di consiglieri comunali ci viene ostacolata la visione degli atti e molti di questi non vengono pubblicati, vogliamo sapere e avere copia della suddetta autorizzazione che deve essere propedeutica alle procedure di gara avviate dal Sindaco. Vorremmo sapere se lo studio di fattibilità tecnico-economica sia completo anche del suddetto parere e degli altri previsti per poter attivare l’appalto integrato.

Quello di cui siamo certi è che l’attuale sindaco ha ottenuto (bisognerebbe capire come) un finanziamento per realizzare 6 alloggi di edilizia popolare, trasformando così un immobile di fatto tutelato e da valorizzare, nel quale sono ancora presenti importanti beni di valore storico e culturale.

L’immobile in questione ha un interesse acclarato, poiché al suo interno sono stati rinvenuti documenti di alto valore storico e culturale, tanto che ne è stata realizzata una esposizione permanente presso la sede comunale di Sant’Onofrio, finanziata dalla Regione Calabria, e per la quale è stato richiesto il nulla osta della stessa Soprintendenza. Tra gli altri documenti rinvenuti è opportuno menzionare il ritrovamento di una traccia di un testo (frammenti di manoscritto) scritto dal Generale Pasquale Marcello nel 1936 dal titolo “Europa” che rappresenterebbe un manifesto per la costituzione degli Stati Uniti d’Europa ben prima del Manifesto di Ventotene. Inoltre, sono stati rinvenuti e appositamente messi in sicurezza un consistente numero di manifesti originali, alcuni unici, relativi alle prime campagne elettorali nazionali della Repubblica Italiana, nonché documenti sulla vita e i costumi santonofresi.

Nell’immobile in questione rimangono ancora molti documenti, nonché alcuni oggetti di valore storico ed etnoantropologico che meritano di essere assicurati per le prossime generazioni (parti di un antico frantoio, mobili e oggetti di pregio, ecc.).

Auspichiamo un intervento sollecito da parte delle autorità competenti ad indagare sulle procedure e gli atti amministrativi e tecnici inerenti la questione esposta e diffidiamo la Provincia di Vibo Valentia, quale stazione appaltante, a procedere nell’iter dell’appalto integrato per conto del Comune di Sant’Onofrio.

Gruppo Consiliare Tre Spighe

Il Comune di Sant’Onofrio invia bollette sballate. Il Sindaco si arrampica sugli specchi


 Comunicato stampa 14.01.2023

Verrebbe da ridere ma il tema in questione e le difficoltà delle famiglie in questo momento ci impongono la massima serietà. Abbiamo già denunciato pubblicamente che gli avvisi di pagamento inviati recentemente dal Comune presentano molti errori e che i cittadini hanno difficoltà a chiarire tali errori perché gli uffici comunali ricevono poche ore a settimana e si crea una lunga coda. Spesso poi le risposte che vengono date sono elusive e non si comprende se il problema sia stato risolto e come.

Eppure il Sindaco, nell’ultimo Consiglio comunale del 28 dicembre scorso, affermava che le contestazioni arrivate fossero poche decine: certo è che ci sono lunghe code, nessuno risponde al telefono e la mail è intasata perché evidentemente non viene scaricata e quindi ovvio che a lui risultano poche segnalazioni.

Nello stesso Consiglio la maggioranza ha voluto approvare la relazione del responsabile finanziario da inviare alla Corte dei Conti, nonostante come Gruppo Tre Spighe prima abbiamo invitato a soprassedere e poi segnalato puntualmente i punti critici di tale relazione in quanto, tra le altre cose, si attestava che il Comune ha attivato nuove procedure per il recupero dei tributi degli anni passati perché quelle precedenti non andavano bene.

Questo vuol dire che il responsabile comunale è stato contagiato dallo stesso atteggiamento del Sindaco che ha dimostrato di voler cancellare tutto quello che era stato fatto negli ultimi anni e di fatto sembra aver cancellato tutti i dati che faticosamente erano stati ricostruiti. Non solo, questo implicitamente vuole dire anche, visto che solo il nostro Gruppo ha votato contro, che il Sindaco e quel che resta della sua maggioranza, non intendono aderire allo stralcio che è stato proposto dal Governo per dare un sollievo alle famiglie in forte stato di difficoltà.

Si conferma ancora una volta che a lui interessano altre cose, gli appalti e le esposizioni della fascia tricolore, ma certamente non le sorti dei cittadini più deboli. Infatti, ancora oggi non sono stati utilizzati gli oltre 50 mila euro riservati ai buoni spesa e all’abbuono delle bollette delle famiglie in condizioni di difficoltà, soldi disponibili da luglio 2021, quasi due anni.

Tornando agli avvisi di pagamento dell’acqua invitiamo tutti i cittadini di verificare attentamente le bollette prima di pagarle. Infatti ci sono errori nelle letture dei contatori, si chiede di pagare consumi che non sono stati registrati o per la depurazione anche quando non si è allacciati alla fognatura.

Per la TARI vengono riportati errori nei dati catastali, nelle superfici degli immobili e nel calcolo della quota variabile degli occupanti (come se molti santonofresi avessero il dono dell’ubiquità). In più il Comune di Sant’Onofrio nei dati ufficiali ha certificato una percentuale di raccolta differenziata pari a zero. Questa è la verità.

E nonostante questo quadro desolante e incontestabile, qualcuno se ne va in giro a dire che si paga di più rispetto agli altri anni per colpa della precedente amministrazione. È ora di finirla con queste falsità: il Comune deve far pagare ai cittadini esattamente quanto spende per i cicli integrati dell’acqua e dei rifiuti, queste sono le regole. Gli errori, i tantissimi errori, presenti nelle bollette inviate hanno come responsabili gli attuali amministratori, Sindaco in testa, e la loro idea di smantellare quanto era stato fatto in precedenza.

Questa è solo cattiva gestione e pessimo atteggiamento istituzionale.

Gruppo Consiliare TRE SPIGHE

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