Delirio per il vanto di risultati che non ci sono: continuiamo a svelare le magagne del nuovo sindaco

 


Comunicato Stampa 30.12.2021

Fin da bambini ci veniva detto, tra i tanti avvertimenti, che “le bugie hanno le gambe corte” e che “chi si loda si imbroda”. Crescendo qualcuno ha dimenticato il loro significato. Le bugie prima o poi vengono scoperte e sono guai. Colui che si vanta di meriti propri rischia di commettere errori e fare una brutta figura e di passare per essere presuntuoso. Questo qualcuno è certamente il sindaco di Sant’Onofrio che ormai si è fatto conoscere nel comprensorio e si è conquistato una reputazione non certo positiva.

I cittadini non possono essere continuamente presi in giro per un’ansia da prestazione e la voglia di dimostrare di ottenere risultati immediati dallo stesso che puntualmente sta cercando di distruggere quanto è stato realizzato in anni di rigorosa e sana amministrazione.

Il sindaco pubblica la seguente nota: Grazie ad una accurata e puntuale richiesta, questo comune è beneficiario di un finanziamento di 2 milioni 150 mila euro concessi dal Decreto-Legge 6 maggio 2021, n. 59- Fondo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-DPCM 15 settembre 2021 –DDG Regione Calabria n. 13778 del 27 dicembre 2021”.

Ci siamo letti le carte e non solo, le abbiamo pure capite: il Comune di Sant’Onofrio non è ancora beneficiario di un bel niente perché ha solo inviato una proposta in risposta ad un avviso pubblico regionale, di cui al decreto dirigenziale n. 11233 del 4/11/2021. La regione Calabria da parte sua dovrà raccogliere le proposte provenienti dai comuni e dall’ATERP e trasmettere l’elenco dei progetti ammissibili, secondo un ordine di priorità, al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile il quale “procede, con apposito decreto, entro il 31 marzo 2022, all’approvazione del Piano degli interventi, con l’indicazione per ogni intervento del soggetto attuatore e del relativo CUP”.

Quindi: il comune di Sant’Onofrio non è ancora beneficiario del finanziamento millantato dal sindaco, il quale cita un decreto regionale del 27 dicembre che risulta pubblicato sul sito della Regione solo il 29 dicembre alle ore 18.12, facendo intuire che ne sia venuto in possesso prima degli altri. Il primo gallo che canta è lui che riesce ad avere notizie e documenti in anteprima. Ma come farà?

Abbiamo visionato il decreto n 13778 e nell’elenco la proposta del Comune di Sant’Onofrio è collocata in elenco al posto n. 28, con un punteggio di 88 che i proponenti si dovevano attribuire sulla base di criteri di autovalutazione che riguardano le tipologie di intervento da realizzare. Quindi è stato lo stesso sindaco ad auto-assegnarsi il punteggio ma non siamo ancora in grado a sapere in che modo visto che gli atti comunali non sono stati ancora pubblicati.

Tutti hanno pubblicato gli atti mentre il Comune di sant’Onofrio no, non vi è traccia della delibera e degli atti amministrativi, come mai? Eppure il sindaco si vanta di “accurata e puntuale richiesta” che però non è disponibile come altri documenti: non era proprio lui a dire che avrebbe pubblicato subito ogni cosa?

Quello che sappiamo, perchè riusciamo a vederlo sul decreto della regione è che il sindaco vuole realizzare nella sede dell’ex Cenacolo Domenicano 6 alloggi di edilizia residenziale pubblica: proprio così, case popolari al posto di una residenza che rappresenta una memoria storica e culturale per il paese e che è stata donata per attivare iniziative a carattere sociale non certo per trasformarla per fare delle case popolari. Qual è l’interesse che porta avanti il sindaco proponendo questo progetto quando gran parte del centro abitato è vuoto e si continua a spopolare? A chi deve assegnare nuove case popolari se i giovani stanno fuggendo via per mancanza di occasioni di lavoro?

Le Tre Spighe ritengono che i progetti debbono essere presentati con l’idea di soddisfare il bene comune e non per ottenere risorse pubbliche a prescindere. Certamente siamo contrari a trasformare la residenza della famiglia Marcello, donata dalle suore del Cenacolo Domenicano, in case popolari. Sarebbe stato coerente presentare un intervento sulle risorse del Contratto istituzionale di Sviluppo che era stato lasciato in eredità invece di presentare una scheda quasi vuota e senza un minimo di requisiti per essere presa in considerazione.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe

Preoccupazione e vicinanza: le Tre Spighe esprimono solidarietà al consigliere comunale di Maierato Rocco Moschella

 


Comunicato Stampa 24.12.2021

I consiglieri comunali delle Tre Spighe si fanno portavoce di un messaggio di solidarietà e di vicinanza che proviene dalla comunità sana di Sant’Onofrio nei confronti del consigliere comunale di Maierato Rocco Moschella che ha subito un grave atto intimidatorio.

Siamo molto preoccupati di quanto è accaduto nel comune vicino e che, purtroppo, non è un caso isolato. Questi gesti colpiscono tutta la comunità di Maierato e diffondono un clima di paura che contagia anche i territori vicini: per questo vogliamo esprimere una forte vicinanza a Rocco Moschella e alla sua famiglia, dei quali riconosciamo alte qualità morali; allo stesso tempo esprimiamo solidarietà a tutta la comunità di Maierato partecipando ad ogni iniziativa che l’Amministrazione di Maierato vorrà promuovere.

Le Tre Spighe ritengono che le persone per bene siano molto più numerose e devono stare unite contro chi pretende di imporre con arroganza e prepotenza interessi specifici e personali a discapito del benessere collettivo.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe


La chiara incapacità dell’amministrazione Pezzo, sempre più evidente.


Comunicato Stampa 21.12.2021

Avevamo già denunciato la incapacità dell’attuale amministrazione a dare sostegno ai cittadini in stato di necessità e a rispondere adeguatamente all’emergenza sanitaria. A pochi giorni di distanza dobbiamo segnalare altre due questioni importanti.

La prima: quasi tutti i comuni della provincia hanno presentato entro il 15 dicembre scorso dei progetti alla Regione per avere i finanziamenti sui fondi destinati al Contratto istituzionale di sviluppo della Calabria. Non ci risulta che il comune di Sant’Onofrio abbia inoltrato alcuna proposta in merito, nonostante la precedente amministrazione abbia lasciato elaborati di programmazione e progettuali per oltre 10 milioni di euro. Bisognava redigere delle schede ("Sono solo schede da compilare facilmente" tuonava l'attuale sindaco durante i comizi) e presentarle alla Regione ma questa amministrazione o non gradiva gli elaborati già fatti, come dimostra non gradire la bandiera di Libera e le associazioni di volontariato, oppure non è stata in grado di prepararle, in ogni caso perdendo una grossa opportunità.

La seconda: la precedente amministrazione ha ottenuto importanti finanziamenti tra i quali quelli per mettere in sicurezza il depuratore comunale tanto che a settembre era pronto il nuovo impianto che bisognava mettere prontamente in funzione per poter demolire quello vecchio prima della stagione invernale. Sono passati 80 giorni dall’insediamento e la nuova amministrazione, evidentemente distratta da altre cose, non ha tenuto la giusta attenzione su questa importante opera che doveva essere messa in funzione il prima possibile. Invece veniamo a sapere che il depuratore comunale è stato sequestrato. Ci auguriamo che il sindaco non venga ad addebitare colpe alla precedente amministrazione come fa ogni volta: per cinque anni, per quanto di competenza, ci sono stati costanti e continui controlli e si è sempre intervenuti prontamente ed efficacemente.

In questo breve periodo la nuova amministrazione Pezzo è stata però capace: di rinunciare alla convenzione con la Provincia per il trasporto dei ragazzi disabili che devono raggiungere le scuole a Vibo Valentia; di rimandare l’erogazione dei buoni spesa e dei contributi per le bollette delle famiglie disagiate; di votare contro un investimento di oltre 40 milioni di euro e rinunciare a diverse decine di posti di lavoro che si sarebbero creati sul proprio territorio; di aprire un contenzioso legale con associazioni di volontariato impegnate gratuitamente a favore del paese ma a lui non gradite.

In compenso il sindaco ha messo le luminarie di Natale. Sarebbe stato più opportuno, più che le strade, illuminare la mente ed il cuore.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe


Diffusione del virus e manifesta incapacità amministrativa

 


Comunicato Stampa 17.12.2021

Leggiamo con sconcerto il messaggio del sindaco pubblicato sul sito del Comune in relazione alla situazione relativa alla diffusione del covid19 fra i cittadini di Sant’Onofrio.

Si legge che il suddetto si sia recato presso l’ASP per chiedere informazioni venendo a conoscenza che hanno difficoltà a processare i test molecolari e quindi non hanno dati aggiornati sui soggetti positivi. Sui giornali la prima e preoccupante notizia è che i casi di positività sono aumentati in maniera esagerata.

Quindi, se l’ASP è in ritardo a dare i dati e quelli che da sono molto seri vuol dire che le voci che girano in paese hanno qualche fondamento di verità. Bastava che il sindaco andasse in farmacia e notare la fila di persone che si stanno facendo il tampone e chiedere al gentile farmacista, nel rispetto della privacy, quanti soggetti positivi avesse comunicato all’ASP. Invece di recarsi a Vibo bastava che facesse quattro passi in piazza, magari salutando i tanti cittadini in fila davanti la farmacia.

E poi, tra le raccomandazioni che il sindaco fa ai cittadini compare anche “Sospendere qualsiasi attività di tipo sociale e sportiva se non strettamente necessaria”: eccome se proprio lui e la sua amministrazione stanno promuovendo iniziative in piazza con tanto di annuncio con altoparlanti nelle vie del paese. È solo una delle tante contraddizioni di questa amministrazione che ci auguriamo cambi strada. I cittadini di Sant’Onofrio dimostrano di essere assai più responsabili e stanno disertando le iniziative pubbliche del sindaco per paura di contagiarsi.

Come gruppo Tre spighe nel condannare l’operato del sindaco, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a tutti i cittadini e alle loro famiglie che si trovano in questo momento con un familiare positivo al covid, e sappiamo che ci sono anche diversi bambini. Ci rendiamo disponibili a dare il nostro sostegno materiale a chi ne avesse bisogno, insieme alle associazioni di volontari cacciate dal sindaco, per coprire il vuoto lasciato da questa amministrazione.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe


Il grande imbroglio ai danni dei cittadini di Sant’Onofrio.

 


Fin da quando si è piccoli ci viene insegnato che ogni cosa ha un nome. E questo lo sanno tutti.
Quando però non si è lucidi, magari perché qualcuno ti mette paura, allora ci si può confondere. E anche questo lo sanno tutti.

Ebbene, se si chiama ecodistretto vorrà dire che si tratta di un qualcosa ben definito, tanto è vero che viene specificato in documenti ufficiali che non possono essere contestati. Una discarica di servizio annessa all’ecodistretto è quindi una cosa ben diversa, non solo è un’altra parola ma definisce un impianto diverso. Quindi è chiaro a tutti che sono due cose distinte. Diteglielo al signor sindaco perché continua ad insistere nel confondere questi concetti elementari. E lo fa in presenza dei sindaci di molti comuni della provincia presenti nell’assemblea dell’ATO di Vibo Valentia, Facendo brutta figura.

Nei comizi il signor sindaco ha tuonato che la prima cosa che avrebbe fatto era quella di negare la realizzazione della discarica a Sant’Onofrio. A voglia a dirgli che nessuno l’aveva proposta. Vabbè.
Nella riunione ATO dei sindaci del 21 ottobre 2021 però non dice nulla, come si può vedere dal verbale pubblicato. Quindi aspetta fino al 19 novembre scorso per mandare una lettera di revoca della disponibilità del Comune di Sant’Onofrio per la realizzazione dell’ecodistretto. A distanza di un mese e mezzo dall’insediamento manda la lettera all’ATO, ma solo perché spinto da quello che si scriveva nei social, altrimenti era distratto da altro, sicuramente a pensare come cacciare le associazioni di volontari, protezione civile e calcio, dai locali loro assegnati regolarmente, con avviso pubblico.

Intanto però, la gara internazionale per effettuare lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’ecodistretto viene avviata in data 8 novembre 2021 con scadenza il 9 dicembre 2021, cioè domani. La gara prevede in questo momento solo la fase di studio per la verifica che l’ecodistretto si possa realizzare in uno dei siti indicati in una relazione tecnica a cura della Regione Calabria. Solo se l’esito dello studio di fattibilità è positivo si potrà procedere alla progettazione e solo dopo alla realizzazione. Quindi basta aspettare pochi mesi e avere una risposta, sicura e competente, e solo dopo decidere se rinunciare ad un impianto di tipo industriale che porta circa 50 posti di lavoro ed entrate annuali straordinarie al comune. Altri lo hanno capito.
Ci si chiede quindi: Perché il sindaco non ha detto nulla nel corso dell’assemblea dei sindaci ATO 4 di Vibo Valentia del 21 ottobre 2021? Nella seconda assemblea, che si è tenuta lo scorso 3 dicembre e di cui sappiamo dai giornali, ci risulta che abbia detto ai sindaci presenti di non essere contrario all’ecodistretto ma solo che ci sono motivi tecnici per cui non si può fare. È vero?
E siccome non può smentirlo, perché si ostina a dire che non si può fare, quando sarà lo studio di fattibilità messo a gara a dirlo con la certezza di progettisti esperti di alto livello? Basta aspettare pochi mesi ed i suoi dubbi saranno svelati.

Ricordi signor sindaco il suo motivetto dei comizi: mente sapendo di mentire. A questo punto chi è che mente? Da quello che si può constatare, il sindaco dice una cosa e ne pensa un’altra, dovrebbe a questo punto farsi degli esami, a meno che quello che sta portando avanti è un disegno preciso di cui lui ha degli interessi e non altri. A nulla serve convocare un consiglio comunale in tutta fretta ormai, quando le procedure di gara per lo studio di fattibilità saranno già scadute e la deliberazione che la maggioranza vorrebbe approvare avrà delle implicazioni sulle casse comunali, con un danno erariale però che sarà a carico dei consiglieri. Che ci sia un possibile danno economico lo dice espressamente la Presidente dell’ATO in una lettera inviata al sindaco e a cui è stato detto anche nella riunione dei sindaci. E noi informeremo prontamente la Corte dei conti.

E infine, il sindaco si ricorda che aveva promesso un consiglio aperto? Perchè non vuole comitati e associazioni a partecipare? Di cosa ha paura? Perché i comitati e le associazioni non lo hanno accompagnato per dargli supporto nell’assemblea ATO del 3 dicembre scorso, convocata su sua richiesta per la revoca della disponibilità? Non glielo aveva detto?

Tante domande, tanti dubbi, si può pensare solamente ad un grande imbroglio.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe

Promesse di campagna elettorale ??? TUTTI FUORI !!!!!

 



Comunicato stampa 03.12.2021

Alla nuova amministrazione di Sant’Onofrio diciamo: Fermatevi, di questo passo chi di competenza dovrà intervenire con risolutezza.
Il gruppo consiliare Tre Spighe si era ripromesso di attendere i primi cento giorni di amministrazione prima di giudicare sulle cose fatte o non fatte. Ebbene, non possiamo attendere la scadenza per denunciare alla popolazione la cattiva gestione di questi primi tre mesi.
Ci sono dei provvedimenti che non ci quadrano per tempestività e motivazioni, anzi riteniamo che alcuni di essi siano palesemente illegittimi e lesivi di impegni assunti che non possono essere cancellati per i capricci di un sindaco che si crede di essere il “padrone” che può fare ciò che vuole.
Questa condotta amministrativa porterà contenziosi che peseranno sul bilancio comunale e in diversi casi si profila chiaramente un danno erariale. Nel rispetto del ruolo che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini non staremo inermi ma esporremo le nostre valutazioni agli organi competenti, firmandoci e non con lettere anonime.
Con due delibere di giunta il sindaco da indirizzo al responsabile competente di annullare le convenzioni in essere con altrettante associazioni di volontari operanti nel comune. In altri termini chiede di cacciare dai locali che sono stati assegnati con regolare avviso pubblico e per i quali è vigente una regolare convenzione sottoscritta che ne regola i rapporti. E la motivazione che viene utilizzata da sindaco non riguarda possibili inadempienze o mancanza del rispetto della convenzione, bensì che è cambiato l’interesse pubblico. Nemmeno il proprietario di un bene può cacciare chi ha un regolare contratto di comodato su quel bene quando gli pare perché gli sono venuti altri interessi. Il sindaco dovrebbe sapere che è tenuto al rispetto dell’interesse pubblico, da non confondere con l’interesse suo o di qualcuno vicino a lui. Vogliamo ricordare che la precedente amministrazione ha sempre sostenuto le associazioni senza mai porre ostacoli o tanto meno pensare di annullare una convenzione in essere, anche quando ce ne sarebbero stati i motivi.
Chi ha ruoli di responsabilità dovrebbe ricordare che anche il solo avvio della revoca di provvedimenti in essere senza un valido motivo, crea un conflitto che sfocia in un danno erariale: per difendersi da un’ingiustizia chiunque si procura l’assistenza di un legale e quando il Comune perde le spese legali gli vengono addebitate. Poiché riteniamo che l’amministrazione stia commettendo un chiaro abuso porteremo tutto a conoscenza della Procura della Corte dei Conti di modo che, come riteniamo, le spese vengano pagate da chi ha sbagliato e non dai cittadini di Sant’Onofrio con fondi di bilancio.
Riteniamo che la questione sarà attenzionata dalle autorità competenti al pari di altri provvedimenti che sono stati recentemente licenziati dalla giunta e prontamente eseguiti dai responsabili comunali. Quando si commettono delle irregolarità e delle illegittimità si diventa complici di chi vuole imporre il proprio volere per eliminare gli avversari o i ritenuti tali.
Invece di occupare il tempo e le risorse per cercare di cacciare le associazioni di volontariato (facendo una brutta figura per non dire altro il giorno delle vaccinazioni) o per spendere soldi pubblici per puro narcisismo (per esempio per le luminarie di Natale che invece di utilizzare quelle in possesso del Comune è stato dato incarico ad una ditta esterna), impegnatevi per il bene pubblico.
Ci chiediamo: che fine ha fatto il nuovo scuolabus già ordinato a settembre? Che fine hanno fatto i lavori per il parco giochi per bambini che era stato definito a settembre? Che fine hanno fatto le risorse per i buoni spesa che dovevano essere attivati per sostenere le famiglie in stato di bisogno? Quando inizieranno i lavori già appaltati prima delle elezioni con il rischio in alcuni casi di perdere i finanziamenti? Che fine ha fatto il servizio di trasporto dei disabili in convenzione con la Provincia di Vibo Valentia?
In meno di cento giorni la nuova amministrazione è stata capace di dare il peggio di sé. Fermatevi.

Il Gruppo Consiliare Tre Spighe

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