Verbale integrale incontro con il Comitato "No-Discarica" del 8 agosto 2017

Verbale della riunione con il Comitato No Discarica del 8 Agosto 2017

N.B. 
Il presente verbale è pubblicato così come trascritto in tempo reale durante la riunione, comprensivo delle modifiche apportate dal Comitato No Discarica in data 14 agosto 2017.
Il verbale non riporta volutamente modifiche.
Sono stati omessi tutti i riferimenti a persone fisiche o giuridiche non coinvolte.

Presenti per l'Amministrazione: Il Sindaco Onofrio Maragò, tutti i consiglieri di maggioranza.
Presenti per il comitato: Pasquale Profiti, Gianni Ferito, Giorgio Riga, Tonino Policaro, Nino Pezzo, Gerardo D’Urzo, Pasquale Santaguida, Giosuè Monardo, Nicola Argirò.

Verbalizza il Presidente del Consiglio Giuseppe Ruffa



Sindaco: Dichiara la massima apertura, nel rispetto delle reciproche opinioni.

Pasquale Santaguida:  Ritiene che il confronto doveva essere fatto prima delle riunioni dell'ATO e solo successivamente, dopo confronto con esperti, stabilire se fare la proposta.
La stessa proposta di realizzazione dell'ecodistretto con discarica annessa non è passata dal Consiglio Comunale. Una decisione presa autonomamente dal Sindaco e dalla giunta senza il parere di nessuno, nonostante siano state raccolte circa mille firme di persone che la pensano diversamente, nonostante tutto non sembra ci sia stata voglia da parte del Sindaco di fermarsi un attimo e di ripensare la decisione assunta.
Si domanda ancora su che cosa fare il confronto non essendoci elementi, essendo linee parallele che non si possono incontrare, da parte del Comitato c’è la ferma volontà con tutti i mezzi ed in tutte le sedi di impedire la realizzazione del progetto, da parte dell’Amministrazione è sembrato di capire che non ci sia alcuna volontà di tornare indietro.

Il Sindaco chiede allora il motivo della seduta.
Dichiara di comprendere comunque che i rappresentanti del comitato siano una parte di un tutto e che quindi hanno bisogno di confrontarsi con il resto del Comitato per discutere eventuali proposte che possano emergere dalla riunione.
Quello di cui si è già parlato sono posizioni formali di metodo ed è vero quello che è successo.
Il Sindaco domanda quali siano specificamente le ragioni del NO. Ovvero l’elenco delle criticità.
Sul metodo, sostiene che non si possa tornare indietro, ma se si tratta dell’unico motivo ostativo, il problema diventa insormontabile. Se invece il comitato o chiunque riscontrerà criticità di tipo tecnico-scientifico, il Sindaco è disponibile a prenderle in considerazione.
Se la proposta di Sant'Onofrio dovesse decadere, si pensi che i sindaci di Stefanaconi e Vallelonga hanno dichiarato che avrebbero fatto la stessa proposta. Ovvero il problema sarebbe spostato solo un po’ più in là. Ma anche a non essere Vallelonga, potrebbe essere Stefanaconi. Cosa cambia?
Il Sindaco è convinto della bontà della petizione, ovvero prende atto che una buona fetta della popolazione ha dei dubbi sulla realizzazione dell’opera.
Ribadisce che se ci sono criticità insormontabili, anche portate in seguito, saranno prese in considerazione per chiarire gli aspetti di contenuto e di sostanza.
Il Sindaco sostiene che il progetto è positivo, chiaramente con dei rischi che vengono valutati e a cui viene posto rimedio. Che quindi non è a prescindere per il sì, ma chiaramente bisogna comprendere quali sono le criticità individuate dal comitato NO Discarica.
Se le criticità saranno valutate insormontabili, sicuramente il progetto verrà annullato.
Quindi il Comitato potrebbe avere un ruolo fondamentale, come comitato civico, sia nel presente che nel futuro.

Santaguida, segnalando che a parte le interviste, non si ha contezza di progetti o atti che permettano di comprendere di cosa si tratti effettivamente.

Il Sindaco ribadisce che l’impianto è dell'Ato e non di Sant'Onofrio. La normativa regionale prevede di delegare la gestione dei rifiuti all'Ato. A Lamezia (impianto vecchio di oltre 20 anni ) c’è un simile impianto di recupero.
Ci sono delle indicazioni su quella che deve essere la piattaforma, date dalla Regione Calabria e dal Ministero dell'Ambiente e approvate dalla Commissione Europea (che erogherà il finanziamento) e disponibili su internet.. Il progetto vero e proprio deve essere ovviamente realizzato, visto che per fare il progetto bisogna prima definire il sito, ma che dovrà comunque essere conforme alla regolamentazione prevista dal Piano Regionale Rifiuti. Questo significa che bisognerà fare un preliminare con una gara europea. O lo fa direttamente un ufficio interno all'Ato.
Alcuni esempi sono visibili sul sito Martino Associati, che hanno già fatto altri progetti per la Calabria.
La discarica di servizio non è una discarica per buttare il “tal-quale”. Per legge non è più possibile andare a smaltire direttamente i rifiuti urbani in discarica. I rifiuti speciali e pericolosi vengono gestiti su linee diverse.
Sicuramente bisognerà vigilare e richiedere sistemi che permettano la vigilanza. E i sistemi di controllo già attualmente in uso in altre realtà sono molto sofisticati per evidenziare rifiuti sospetti.
Questi sistemi devono essere presenti indipendentemente da dove l’impianto venga collocato. Perché il problema non è solo il dove.

Riga: Come mai qui?

Profiti: Perché non si fa a -----------?

Ferito: Come si fa ad avanzare una candidatura senza un progetto? La discarica di servizio è privata o pubblica?

Maragò: La discarica privata inizialmente prevedeva rifiuti pericolosi e non. Sullo stesso la regione aveva espresso un precedente parere favorevole. Poi questo è stato annullato a causa dei rifiuti pericolosi.
Dal dicembre 2016 il piano regionale rifiuti non permette di fare più discariche tal quali. Quindi la discarica sarà pubblica.

Ferito / Policaro: Si pone dubbi sulla salute pubblica.

Marago: La Regione ha presentato un rapporto ambientale sul piano. Che dice esattamente che cosa fare. Alla realizzazione del piano hanno partecipato ministeri, associazioni ambientaliste. Sicuramente andrà fatta una valutazione più puntuale.
Anche dopo una prima approvazione del Piano, molti sono stati i cambiamenti che sono stati tenuti in conto. Il piano è stato approvato anche dal Ministero dell’Ambiente e dalla Commissione Europea.
Tuttavia se ci sono elementi che suggeriscano supplementi di indagini, sicuramente saranno tenuti in considerazione.

Policaro: La Regione Calabria si è allineata alle regole dell’Unione Europea. In ritardo da 10 anni.
L’Unione Europea detta degli indirizzi e non la regione Calabria.

Riga: Quali sono le motivazioni?

Maragò: Prima della riunione dell'ATO, da quando sono in carica, insieme all'assessore al ramo, abbiamo studiato la questione.
Tutti i comuni, dal primo gennaio 2015, si trovano in situazioni di difficoltà economica, perché col bilancio armonizzato non si possono fare spese senza avere entrate certe. La mia esperienza da amministratore mi ha permesso di verificare quanti sono i costi della gestione dei rifiuti così com'è adesso.
Valutando quindi il Piano Regionale Rifiuti e ritenendo che possano esserci vantaggi per il nostro comune, visto che dagli studi che sono stati fatti il sito lo consente, ho avanzato la candidatura del nostro Comune.

Argirò: Esistono relazioni tecniche?

Maragò: Si esistono e sono state consegnate all'Ato.

Santaguda: Non ci può essere analogia fra i pareri di un vecchio progetto e uno nuovo.

Maragò: Certamente il progetto vecchio è morto.
Le uniche discariche che si possono fare devono essere a gestione pubblica dell'ATO.

Ferito: Ma sarà solo pubblica o poi verrà affidata ad aziende private?

Riga: Sono stato all’---- a -----, all'interno c’era puzza di fenolo che faceva morire, eppure qualche dirigente sosteneva che fosse aria salmastra.

Maragò: Ma allora dove mettiamo i rifiuti?

Policaro: ----- è un nuovo impianto che è andato in fiamme per una semplice bomboletta.
L’unione europea dice discarica zero, portando la raccolta differenziata al 90 %. Quindi dovremmo incentivare maggiormente la differenziata.
Una relazione medici per l’ambiente che sostiene che ad una distanza di 3-4 chilometri dalle discariche ci sono grossi rischi per la salute.
Preferirei pagare 100 euro in più in bolletta per la bolletta della spazzatura piuttosto che avere una discarica.

Ferito: la proposta sarebbe stata sensata se il comune di Sant'Onofrio non facesse la differenziata.

Maragò: Il 90% è una bella sfida che accettiamo volentieri. Ma c'è da considerare che queste cifre vengono raggiunte proprio nelle zone in cui esistono gli eco-distretti.
La piattaforma non raccoglie solo l’indifferenziato, ma vengono gestiti anche altri sistemi di ulteriore smistamento proprio per aumentare la percentuale di differenziata. La piattaforma lavora sia la differenziata che l’indifferenziata. Lavorano con processi diversi, ma tutto viene trattato in maniera differenziata.
In discarica si prevede che vada solo il 7% dei rifiuti prodotti all'origine e comunque ad esclusione dell’organico.

Policaro: Quanta percentuale di metano va in aria

Maragò: Non penso che possa andare metano in aria. Comunque sicuramente sarà valutato in fase di progettazione

Riga: All'---- nessuno vuole perdere il lavoro

Maragò:  Anch'io ho figli e anche io mi sono fatto i problemi, quindi sono aperto

Argirò: C’è una sfiducia dei cittadini in particolare del meridione verso le istituzioni. Tu parli della discarica, ma quanti miliardi sono stati spesi per i depuratori, il mare dovrebbe essere pulito invece è sporco.
Io parlo di sfiducia, qui si parla di discarica ed abbiamo paura. I soldi non hanno valore rispetto all'importanza della salute pubblica.

Maragò: Non mi pare che voi vogliate fare passi avanti.

Policaro: Noi abbiamo proposto di fare una raccolta differenziata al 90%

Maragò: Quando farai l’assessore regionale all'ambiente ti farai il tuo piano regionale ai rifiuti. Attualmente c’è questo è su questo ci dobbiamo basare

Ferito: Perché proprio a Sant'Onofrio che fa solo un sacchetto di indifferenziato?

Pezzo: Non vedo nelle parole del sindaco le possibilità di un confronto, nel senso che il Sindaco possa cedere, quindi penso che il confronto questa sera si esaurirà senza nessun risultato. Perché non si può pensare che una parte deve cedere e l’altra no.

Pezzo: Qui stiamo parlando di un eco-distretto, ma ci sarà anche una discarica in cui andrà a confluire tutta la spazzatura del circondario e nell'urgenza anche da fuori.
Stiamo parlando di una situazione seria e importante. Dove andrà a confluire tutto questo ben di Dio. C’è un oleificio alla stessa distanza della discarica che dovrebbe sorgere. Io da casa mia sento spesso l’odore male odorante, così come arrivava dal cementificio che avevamo alle spalle.
Sicuramente un distretto del genere potrebbe tagliare la disoccupazione in questo paese. Ma non puoi semplicemente chiedere di ricevere la lista delle criticità senza poi tenerne conto.
Ma visto che 2000 cittadini su tremila non vogliono la discarica devi tenerne conto.
Quando passo da Catanzaro, alcune volte mi fermo all'----- vicino alla discarica di Pianopoli, dove si scaricava di tutto

Maragò: ti posso invitare, da tecnico, a leggere il piano regionale rifiuti che prevede che non può essere in quel modo.

Pezzo: Anche quel venti per cento che va in discarica non è roba che profuma, non è roba che fa bene all'ambiente.

Maragò: Posso chiederti se tu hai contezza degli elementi che vengono immessi in discarica

Pezzo: È spazzatura, la spazzatura non va bene. Sai a Pianopoli quanta gente ha abbandonato i terreni.
Perché tu vivi nel mondo dei sogni e pensi che dalla nostra discarica non si sente niente, esce profumo.

Maragò: Pianopoli è una discarica non più prevista dal piano regionale rifiuti. Quel sistema non esiste più.

Pezzo: L’eco distretto non brucia nulla?

Maragò: L’organico viene portato in un sistema a parte che produrrà biogas senza bruciare nulla

Pezzo: Tu parli di un sistema all'inizio, ma poi la manutenzione? Tu pensi che a Sant'Onofrio non possa succedere. Che sia un’isola felice?

Maragò: Ma queste sono tutte criticità di cui bisognerà occuparsi in fase di progettazione. Ma penso che ci sono delle soluzioni, perché già ho posto la domanda in quanto nella zona c’è un’azienda certificata. Mi è stato garantito che l’impianto non cambierà le caratteristiche di qualità dell’ambiente circostante.

Pezzo: Chi vuole vendere ti vende la merce convincendoti di tutto. Ma perché a Sant'Onofrio non dovrebbe succedere? Succedono tante cose che sulla carta vengono poste in modo diverso.
Penso che il discorso non sia improntato su decisioni che potrebbero non coincidere con la volontà popolare, presa dalla maggioranza del paese, non da un gruppo ristretto. Io vorrei che questo possa essere portato ad una decisione popolare essendo una scelta molto importante.

Maragò: Non sono nato ieri, referendum non ne faccio, è bastato quello che è successo a Renzi! La campagna elettorale si farà fra quattro anni.

Pezzo: Ed allora fate un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza.

Maragò: Ribadisco la richiesta di portare tutti gli atti che avete a disposizione per poterli vagliare

Policaro: Noi vogliamo però tutti i progetti.

Maragò: Di quello che ho potete avere di tutto. Comunque tutto è disponibile su internet nel piano regionale.
Il progetto attualmente non c’è, comunque come detto sul sito Martino Associati sono disponibili molti progetti approvati per la Regione Calabria.

Pezzo: Sant'Onofrio è stato scelto come sito?

Maragò: L’Ato ha scelto Sant'Onofrio come sito.

Pezzo: È vero che la regione ha detto che se la popolazione insorge, la regione passa ad altri luoghi?
E che dove esiste già una discarica non si può realizzare ancora un eco-distretto?

Maragò: Non mi pare che sia stato detto questo. La responsabilità resta all'Ato.

D'Urzo: Rappresento la memoria storia di battaglie degli anni 90, che hanno portato al sequestro della discarica. Una discarica che all'epoca avevamo cercato di portare ad un sistema controllato e non consorziato con altri comuni. Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei nostri figli. Non esiste un registro dei tumori in Calabria. Pure la centrale di Cernobil era sicura e garantita. Ci sono una serie di malattie polmonari.
Non vorrei che fra alcuni anni si dica che i nostri figli hanno malattie a causa della discarica.

Maragò: Il comitato dovrebbe essere, insieme ad altre associazioni ambientaliste...

D’Urzo: Andiamo insieme domani mattina all'-----, e sentiamo tutte le puzze che sentiamo li. E vediamo se le aziende agricole che sono li, vediamo se il terreno è radioattivo.

Maragò: Il Comitato deve vigilare, da proporre come imposizione all'Ato. Per il Comitato deve essere sempre possibile intervenire in tutto il processo dalla realizzazione del progetto alla fase operativa.

Maragò: Pensiamo di poter trarre vantaggio dalla differenziata trattata dall'impianto.

D’Urzo: Sul piano teorico funzionerà perfettamente, poi su piano pratico è la questione.

Riga: Pensi che i depuratori in Calabria non funzionano dal punto di vista tecnico o gestionale?

Maragò: Il nostro depuratore funziona perfettamente, e abbiamo dovuto fare dei lavori importanti perché prima c’era una parte delle fogne che non arrivava al depuratore. Questa amministrazione ha speso soldi per migliorare il depuratore. La questione della gestione dipende dal modo in cui la popolazione sceglie i propri rappresentanti.

Riga: E perché nonostante i depuratori vengono sversati liquami nel mare ?

Il Sindaco: Noi teniamo attenzione massima. Non bisogna avere paura delle streghe.

Pezzo: Tu non guardi in faccia la realtà, tu non guardi la televisione, questo è il punto, dice quello che succede, e non puoi dire che queste cose a Sant'Onofrio non succedono.

Il Sindaco per impegni programmati alle 20.30 interrompe la riunione che viene aggiornata.

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