Costituzione Consulta delle Associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie

Nel Consiglio Comunale del 30 luglio 2016 è stata costituita a Sant'Onofrio la "Consulta delle Associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie"

La costituzione è stata approvata all'unanimità, con gli auspici delle opposizioni affinché sia utilizzata per un effettivo coordinamento delle necessità del territorio e non si trasformi in un ulteriore ostacolo burocratico.

L'Assessore alla Famiglia Rosa Ferraro, nella sua relazione ha comunque chiarito quali vogliano essere gli obiettivi che la Consulta si prefigge. Ecco un estratto della relazione:



Il 21 maggio 2001, 191 Paesi partecipanti alla 54^ Assemblea Mondiale della Sanità hanno accettato la nuova Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (International Classification of Functioning, Disability and Health - ICF) come “standard di valutazione e classificazione di salute e disabilità”. Lo scopo generale dell’ICF è quello di fornire un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione delle componenti della salute e degli stati ad essa correlati.

La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.

Una persona è definita “disabile” se presenta gravi difficoltà in almeno una delle seguenti dimensioni:
  • difficoltà nel movimento
  • difficoltà nelle funzioni quotidiane
  • difficoltà nella comunicazione (vista, udito o parola)
Quando una persona, ha una disabilità di qualsiasi natura essa sia, spesso tende ad essere identificata a primo impatto, come un soggetto in difficoltà, che ha necessità particolari a cui bisogna dare una risposta nel modo più veloce e impersonale possibile seguendo "sterili" standard diagnostici, considerando secondo questa prospettiva la disabilità come fenomeno che descrive totalmente e racchiude dentro di sé l'identikit della persona che abbiamo di fronte.

 Stephen Hawking, una delle menti più brillanti al mondo,
vive una grave situazione di disabilità
Credo che sia fondamentale invece seguire una strada diversa ed essere un po' più aperti e cercare di aprire le menti per capire e imparare da loro. La persona con cui entriamo in contatto prima di tutto è un individuo con specifiche peculiarità e caratteristiche che non possono essere racchiuse e "inglobate" nella sua disabilità. La persona disabile, vive spesso situazioni difficili, perché non solo si deve confrontare con i propri limiti, ma deve fare i conti con gli atteggiamenti di chiusura e con i tanti dubbi che le altre persone possono di frequente avere riguardo alle sue reali capacità e potenzialità.

Chi ha una disabilità, non chiede "corsie preferenziali", sente solo la necessità di essere ascoltato con le proprie peculiarità individuali e vuole essere parte integrante del proprio contesto di vita, con un ruolo attivo e di lotta per essere considerato non solo come una persona svantaggiata a cui la vita ha riservato qualche ostacolo e sorpresa in più, ma come una persona che come tutti gli altri vive a pieno la propria esistenza.
Disabilità e diversità per uno strano connubio vengono spesso collegate fra loro, chi è disabile si manifesta con la sua originalità rispetto alla norma e crea scompiglio, perché non "combacia" per le sue specifiche caratteristiche con lo stereotipo di "persona normale", però alla luce di quanto finora esposto è importante che la parola diversità non venga utilizzata e associata a un'altra parola per sottolineare l'espressione negativa e dispregiativa del termine; essere diverso, significa discostarsi dalla norma, ma questo non deve essere considerato di per sé negativo, perché dalla diversità si può e si deve imparare.

L’Amministrazione così come detto in campagna elettorale e come scritto in programma elettorale al punto 3.6, si propone, in linea con le normative OMS di aiutare e stare ancora più vicina alle associazioni, alle persone e alle famiglie con disabilità, creando la consulta comunale delle associazioni di persone disabili e delle loro famiglie.

Nasce per aiutare e rendere la “vita” più semplice alle persone con disabilità promuovendo integrazione all'interno delle scuole, del pubblico, nel sociale in genere e specialmente nelle proprie abitazioni.

La Consulta si adopererà a promuovere i bisogni definiti dal sistema di classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute (ICF) e degli altri sistemi che in seguito potranno essere adottati dall'Organizzazione Mondiale della sanità e in particolar modo vigilerà affinché ci sia piena accessibilità e fruibilità delle tecnologie riguardanti i sistemi di telecomunicazioni.
Sarà formata da un presidente, vive presidente, segretario e assemblea. La carica di presidente sarà ricoperta dal Sindaco o un assessore da lui delegato.

All'assemblea potranno partecipare tutte le associazioni tramite apposita comunicazione scritta indicando la persona incaricata a farne parte e dovrà altresì allegare l’iscrizione al registro di volontariato e una relazione in merito all'interesse delle problematiche delle persone con disabilità sempre se non indicate nello statuto. mentre per quanto riguarda i nuclei familiari con all'interno persone disabili, potrà partecipare sempre una sola persona delegata previa relazione indicanti gli interessi per i quali si desidera farne parte.

Questa Amministrazione vuole stare sempre più vicina alle persone disabili e creare le basi affinché questo prosegua anche in futuro, così da evitare situazioni spiacevoli, basta ricordare il mancato finanziamento del progetto "Case Accessibili" perché le pratiche non sono state consegnate per tempo dalla precedente amministrazione ai competenti uffici regionali.
Cari colleghi consiglieri, Amministrare Meglio è Possibile.



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